Spadaccino si difende dagli insulti omofobi

Susanna Minelli
  • Dott. in Lettere e Storia

Il cantante Antonino Spadaccino è stato vittima di un commento decisamente poco carino sul suo conto sul web che fa riferimento alla sua omosessualità e ha deciso di chiarire alcuni aspetti della vicenda: “Mbè? Tutti alpha dietro la testiera. Ci facciamo la guerra tra di noi?”.

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La performance canore di Antonino Spadaccino a “Maledetta Primavera” non è piaciuta a tutti, tanto che un utente del web su Twitter ha sparato veleno vomitando un commento decisamente poco carino nei confronti del cantante:

Che passiva

Un commento che è subito stato commentato anche dal cantante che ha così risposto:

Mbè? Tutti alpha dietro la testiera. Ci facciamo la guerra tra di noi?

Una querelle che ha visto l’intervento a sua difesa anche di Vladimir Luxuria:

Passiva come insulto ha diversi significati: 1) usare il femminile per denigrare qualcuno denota misoginia e disprezzo per le donne 2) chi considera essere passivo deprecabile si sente meno gay se fa l’attivo? Brutta cosa invidiare chi va in tv.

Commenti a cui sono seguiti quelli di Spadaccino che si è dilungato in un lungo post…

Il post di Spadaccino

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Spadaccino ha voluto chiarire la sua posizione affermando le sue ragioni e ringraziando Vladimir Luxuria:

Per un artista che non ha nascosto la propria natura, ricevere un commento così cretino significa anche la responsabilità di non far finta di niente. A me quel passiva detto nella goliardia di Twitter mi ha fatto anche ridere, perché oggi sono una persona risolta e matura. Perché ho gli strumenti per riconoscere un commento cretino da uno cattivo. Però non siamo tutti così.

E infatti Antonino ha tenuto a precisare un aspetto:

Se l’avessero detto ad Antonino di Foggia di 14 anni avrebbe avuto un altro peso. Il peso specifico del sentirsi sbagliati. E io questo non lo posso permettere. Questo non è politicamente corretto, questo è eticamente giusto.